Alla linea

La passerella per entrare in fabbrica è interminabile Bacio ritualmente due volte per sei volte la mia fede nuziale Nello spogliatoio pisciare Mettere i tappi per le orecchie prima la maschera per la barba Infilarsi la divisa Stivale sinistro prima di quello destro...

“La siccità” di Guido Conti (Bompiani)

[…] Tutta la poesia e la bellezza legate alla campagna sono costrette a confrontarsi con l’annunciata e drammatica rovina dei raccolti che scatena discussioni, contese e lamentele verso le autorità e provoca la guerra alla fauna, ai cinghiali, aggressivi e...

Recensione: Uvaspina, di Monica Acito

[…] La lingua bellissima di Monica Acito, non contenta della tanta carne al fuoco, fa scintille e fuochi artificiali. C’è troppo, di tutto. E a lungo andare, prolisso, il romanzo perde l’umorismo e il senso del grottesco iniziali (l’incipit...

Alla linea

[…] Il lavoro, di merda o meno, come alienazione subìta. La fabbrica, e non solo lei, che consuma e non fa riposare, che impone il ritmo della propria vita e di conseguenza delle proprie scelte, che scandisce i giorni della settimana non facendoti mai staccare...

Un’altra nuova letteratura

[…] Come definire allora il Novo Sconcertante Italico senza riportarlo nella norma sin dal principio?  ER: La definizione di Weird è un “tappeto di misteriosa complicazione”, come direbbe Cristina Campo (una delle nostre fate-madrine). Il dibattito oggi...