Albireon: Intervista

15/05/2022


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La scelta di abbinare la canzoni a persone, a fatti che le hanno coinvolte, ad umanissime vicende intime e personali ovvero pubbliche di grande impatto comporta una ricerca sugli stessi, ma anche un appropriarsi di emozioni, di sentimenti. Quale è stata la logica che vi ha ispirato nella scelta dei protagonisti di questi canti? 

La scelta è stata dettata dal coinvolgimento emotivo, null’altro. Lessi le storie di Luigi XVII o di Kaspar Hauser da bambino, rimanendo fortemente impressionato dall’infelicità di quei destini e dai risvolti tragici delle vicende. Chi non riesce a non commuoversi pensando ai due cavallini di legno, unico conforto nella buia prigionia di Kaspar o al graduale e progressivo processo di annientamento morale e fisico a cui fu sottoposto il figlio di Luigi XVI e Maria Antonietta? Di più, non riesco a non immedesimarmi in queste vittime degli uomini e del Fato. Il mio allungare una mano verso di loro, oltre lo specchio, è solo un bisogno umanissimo di non farli sentire soli. E quando mi chiedi se è un appropriarsi di emozioni e sentimenti ti rispondo che è così, è sempre stato così. Non è questo il significato più profondo della parola ´empatia´? Poi è innegabile come queste storie parlino a una ´memoria comune´. Chi ha la nostra età non può aver dimenticato Alfredino Rampi. Siamo finiti tutti nel pozzo in quei tre giorni assurdi ed angoscianti, ci siamo finiti tutti insieme e forse non ne siamo mai usciti. Ricordare, testimoniare, imparare è forse anche un’opera di terapia di gruppo che ci permetta di tornare a rivedere il cielo. Inoltre, vicino a personaggi noti, le vicende di Anna Pardini e Leonardo David ci sono sembrate importantissime, proprie perché rimosse o dimenticate.
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Fonte: Ver Sacrum
nel canale: musica