ALEKSANDAR HEMON
21/11/2022

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Quando lo scrittore chiede alla madre ottantenne se, tutto considerato, ritiene di avere avuto una bella vita, la donna risponde di no, perché la guerra si è schiantata su di lei come un meteorite. La vita dei genitori precedente alla catastrofe è il racconto di due persone che in gioventù hanno potuto lasciare i rispettivi piccoli e miseri villaggi, trasferirsi in città, studiare, lavorare in aziende dello stato e vivere in case sovvenzionate anch’esse dallo stato. La Jugoslavia di Tito non era forse il migliore mondo possibile, ma rappresentava pur sempre una via di uscita da una storia di guerre etniche; era un paese in cui il singolo individuo poteva pensare al futuro con ottimismo o almeno sentirsi parte di un progetto collettivo.
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