Antonio Castronuovo. Tra bibliofilia e patafisica

08/09/2022


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Rimane incancellabile il veleno cosparso a bordo pagina che uccideva dopo dolori atroci i benedettini de Il nome della rosa. La figura di Eco ritorna più volte nel libro. Che cosa ha rappresentato per lei e per la cerchia dei bibliofili Umberto da Bologna?

«È stato un grande bibliomane italiano (aveva cinquantamila libri…); ha scritto cose importanti sulla bibliofilia (pensi ai saggi de La memoria vegetale); è stato tra i fondatori del più antico sodalizio bibliofilo italiano, l’Aldus Club di Milano, nel cui direttivo adesso siedo io pure (sebbene immeritatamente): impossibile non guardare ad Eco come a una stella polare».
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Fonte: Nazione Indiana
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