BIBLIOGRAFIA DISARMATA: THE SCYTHE

28/07/2022


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Era previsto che le loro vite terminassero ieri, 30 maggio 1938. Erano state prolungate solo perché egli si rifiutava di falciare il grano. Sarebbero dovute perire nell’incendio. Era stabilito che fosse così. Ma, poiché egli non aveva usato la falce, nulla poteva toccarle. Una casa era stata distrutta dalle fiamme, ma quegli esseri continuavano a vivere, bloccati a metà strada, non morti, non vivi. Semplicemente… aspettando. In tutto il mondo, migliaia erano come loro; vittime d’incidenti, d’incendi, di malattie, suicidi, aspettavano, dormivano come Molly e i bambini.
Incapaci di morire, incapaci di vivere. Tutto ciò, perché un uomo aveva paura di mietere la messe matura. Perché egli credeva di poter smettere di adoperare la falce, di non falciare mai più.
Abbassò gli occhi sui bambini. Il lavoro andava fatto ogni giorno e ogni giorno, senza mai arrestarsi e continuando, senza mai soste e invece mietendo, mietendo, per l’eternità.
“E va bene”, egli pensò. “E va bene. Userò la falce.”
[…]

(Immagine via Wikipedia)





Fonte: Lipperatura
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