Buena Vista Social Club: Lagioia dei classici
01/07/2022

Negli ultimi mesi ho ripreso (per l’ennesima volta) “L’uomo senza qualità”. Ho il serio sospetto (ma potrei essere stolto, potrei sbagliarmi) che questi libri avvicinino come scrivevo a un segreto, un’intuizione afferrata la quale sarebbe stato possibile salvare la civiltà europea (e il pensiero occidentale) non solo “prima” delle due guerre mondiali, ma “dopo” (per questo mi interessano ora), quando questa civiltà è tornata a noi – dopo Auschwitz e Hiroshima – in una sorta di forma “fantasmatica” (che è poi, questa forma fantasmatica, quella con cui a me sembra che abbiamo a che fare noi oggi). Aggiungo che in questi libri c’è sempre l’ombra di uno “spirito” che (pur essendo anche molto europeo) trascende il ceppo giudaico-cristiano, non è il romanticismo andato a male dei nazisti né la religione del materialismo comunista, ma qualcos’altro che fatico tantissimo ad attraversare, ma vedo (lo vedo!) come il riflesso dell’acqua su una parete bianca in un giorno d’estate.