Cannes 2023. Rapito
24/05/2023

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Ricordate l’incipit di Vincere, con il giovane Mussolini che per provare l’inesistenza di Dio, chiede al Signore di fulminarlo entro i successivi 60 secondi e punta un cronometro?
In fondo gran parte della sua lunghissima riflessione cinematografica ruota attorno a quest’interrogativo, un dogma – come ricordato anche in Rapito – che non si può discutere. Si crede oppure no. Non ci sono dubbi di sorta.
E allora è evidente che per un regista che ha riflettuto in modo così radicale su questa domanda, non poteva che essere affascinante la storia di Edgardo Mortara, nato ebreo nella Bologna di metà Ottocento e poi convertitosi al cattolicesimo, senza più porsi altri interrogativi.
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