Capitolo 333
05/05/2022

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Tempo fa ho trovato in un mercatino la biografia di Frank Serpico scritta da Peter Maas. Conoscevo bene il film di Sidney Lumet e ho pensato che sarebbe stato interessante approfondire la storia vera di questo integerrimo agente di polizia. Va da sé che dopo aver finito il libro era inevitabile rivedere il film, che non vedevo da molti anni, e che era stato tratto proprio da quel libro. La storia immagino la sappiate, a proposito del giro di mazzette all’interno dei distretti di polizia di New York alla fine degli anni 60, una corruzione che Serpico ha tentato di combattere e denunciare in ogni modo, trovandosi però sempre di fronte a un muro di omertà e, spesso, anche di ostilità. Un hippy del Greenwich Village con le fattezze di Al Pacino (oltre a quelle di un amico che certamente leggerà queste righe!) e dal cuore colmo di onestà e rettitudine. Un film intenso, girato come sempre in maniera clamorosa dal grande Lumet (che solo due anni dopo avrebbe riproposto Pacino nel magnifico “Dog Day Afternoon”).
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