Chiacchierando con … Pier Luigi Razzano
13/04/2022

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Che cosa ha Zelda che Scott non ha, in base alla quale ti è stato più congeniale e immediato incarnare lei rispetto al marito? Che cosa della voce di Scott non ti risuonava?
RISPOSTA: Vero, ma fino a un certo punto. Tutto – e ho cercato di raccontarlo con il romanzo, restituendo il turbine di anni davvero vertiginosi in cui stanno sempre insieme – è molto più complesso e sfumato. Scott incontra Zelda al Country Club di Montgomery e se ne innamora: vede in lei incarnarsi il sogno, l’ideale, quello che ha sempre desiderato. Zelda è unica e travolgente. E Scott si ritrova di fronte il corrispettivo reale dei suoi desideri. E siccome è uno scrittore la descrive, la racconta, la trasfigura, non può farne a meno. Vero che utilizza alcune pagine del diario di Zelda, quello che si scrivono nelle lettere, magari battute o intuizioni durante le chiacchiere, però Zelda ne è felice, contenta, glielo permette, lo incita, questo non bisogna dimenticarlo. Il punto è che loro vivono insieme, e in modo irripetibile, come se fossero in un romanzo: fanno accadere le cose, vanno oltre l’ordinario. Zelda lo fa ancora di più. Non si ferma mai. Questo è un tratto importante del carattere e del modo di intendere la vita, per Zelda.
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