Daria Bignardi, Libri che mi hanno rovinato la vita, bisognerebbe vivere per sempre solo per leggere
21/05/2022

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Naturalmente la maggior parte dei lettori non avrà questa occasione ma una “chiacchierata” è il termine che forse meglio descrive il libro, a tutti gli effetti un breve memoir. Un volumetto (dimunitivo nel senso delle dimensioni) autunnale, almeno per come l’ho percepito io, sicuramente malinconico come da “sottotitolo”; una testimonianza lasciata ai posteri dalla scrittrice a lettrici e lettori per dire loro: sono dei vostri, l’unico vero amore della mia vita è, e sarà, la lettura. Subito all’inizio (p. 17), Bignardi rivendica come proprio talento il “leggere velocemente”, un’abilità che l’ha formata e che, essendo la sua persona condizionata da una fascinazione per la sofferenza (“La mia malattia […] era che mi piaceva soffrire”), l’ha portata sia a leggere libri nocivi sia salvifici, seguono esempi con tanto di note bibliografiche.
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