Distruzione e ricostruzione: The Northman, di Robert Eggers
30/04/2022

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Muovendosi sinuoso tra i sentieri attraversati da Amleth in battaglia o mentre scivola silenzioso nell’ombra per spiare i nemici, l’occhio di Eggers descrive così uno spazio che è potenzialmente amplissimo ma anche ristretto, con inquadrature sempre centrate sul suo protagonista. Anche per questo, ancora una volta la vicenda, pur situata fra i panorami “infiniti” dell’entroterra islandese, si articola tutta negli ambienti contenuti del villaggio di Fjolnir in cui Amleth consuma il suo doppio percorso di distruzione e ricostruzione. Eggers stavolta concede di più allo spettatore, dimostra di conoscere e rispettare certi dettami dettati dalla tradizione, come nella sequenza della conquista della spada, chiaramente debitrice del seminale Conan il barbaro di John Milius. E riesce in tal modo a disperdere una certa cifra autoreferenziale che già iniziava a intravedersi nel suo cinema, aprendosi a un lirismo epico spesso trascinante, che permette di parteggiare per un personaggio diviso e in perenne ricostruzione.
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