E’ andato tutto bene [aka Everything Went Fine] ( François Ozon , 2021 )
05/05/2022

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Il film insomma possiede chiari i connotati dell’idea cinematografica di Francois Ozon: grande eleganza formale e di stile nel racconto e nelle riprese con la consueta cura maniacale dei dettagli, occhio divertito ma comunque pieno di compassione umana, racconto delle contraddizioni sociali ( “ma come fanno quelli che non possono pagare per morire?” , ” aspettano di morire” ) e personali (Emmanuelle che pensa a come avrebbe voluto uccidere il padre da ragazzina, ed ora dopo tanti anni potrebbe farlo, ma subentra la pietas filiale e l’affetto), il contrapporsi dell’uomo alle dinamiche più grandi di lui , siano esse quelle del destino o del potere.
Se un difetto ha il film, ma la cosa vale solo per chi predilige l’enfasi nei racconti, è proprio quel distacco e quell’equidistanza che la prospettiva del regista mantiene per tutta la durata del film , che trova però spiegazione nel fatto che Ozon non vuole tanto raccontare una storia che ruoti sul concetto filosofico o morale dell’eutanasia, bensì su chi si trova a dover affrontare da solo delle scelte difficili e drammatiche.
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