Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi: un’epica tragicomica lunga 800 pagine fra Asti e il Messico. Recensione
04/06/2023

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Come evidenzia Marco Drago nella postfazione al libro, Ferrovie del Messico si ispira a quella letteratura enciclopedica teorizzata da Guido Almansi per indicare quei libri che aspirano a contenere tutto. La trama del romanzo sembra infatti espandersi all’infinito attraverso digressioni che introducono nuove storie e personaggi. L’opera si caratterizza, inoltre, per continue aggiunte di piani narrativi e salti temporali che rendono impossibile ricostruire con precisione la cronologia degli eventi nonostante le indicazioni del luogo e della data poste all’inizio di ogni capitolo.
Il nucleo narrativo di questo romanzo corale è costituito dalle avventure del protagonista, Cesco Magetti che, come la parodia di un eroe ariostesco, si mette alla ricerca del libro di Gustavo Adolfo Baz incontrando svariati ostacoli e prove da superare. Questa confusionaria ricerca permette, inoltre, a Cesco di compiere un percorso di formazione che lo porta a vincere la sua iniziale ignavia e a scontrarsi contro le assurdità nazifascismo.
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