Ginevra, sette voci di donna e gli orrori di un secolo

17/05/2022


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Ginevra è una città sommersa, ambigua e per certi versi anche misteriosa. Con le sue mille anime, etnie e testimonianze nascoste, si mostra come un caleidoscopio di esistenze raminghe, e vissuti personali, talvolta stupefacenti.

Katia Tamburello, scrittrice, giornalista e docente di origini palermitane che da anni vive in Svizzera, nel suo nuovo libro Ti aspetto sotto casa mia. A Ginevra e dintorni (358 pagine, 20 euro), edito da Antipodes, ha intervistato sette donne comuni, proventi da ogni parte del pianeta che da anni, per destino, per scelta, per amore, per necessità, abitano a Ginevra. «Ho iniziato le interviste nel 2015. L’idea era di raccontare la città attraverso le voci di alcune donne comuni che vivevano in quartieri diversi – afferma l’autrice nell’introduzione al libro -. Volevo comporre un puzzle dei quartieri di periferia, la Ginevra dei ricchi, il mondo delle organizzazioni non governative e dell’Onu, i quartieri dormitorio come Meyrin, il mondo delle banche».
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Fonte: LuciaLibri
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