[Guest post #75] Alberto Arienti Orsenigo & Stan Getz
22/04/2022

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Invece, nei piccoli gruppi, Getz entra col suo tenore che soffia un po’ senza arrivare ai sospiri di Webster e sembra un grosso orso in una cristalleria. Ma un orso un po’ di mondo, che sa come evitare vetrinette piene di oggetti trasparenti e delicati. Ecco: lui in mezzo a questo dedalo di trappole lussuose, si muove felpato con la sua sonorità piena ma non invadente e se qualche volta urta sbadatamente un mobiletto, lo fa in modo così delicato che gli oggetti sembrano tintinnare come percussione supplementare al tema che si sta suonando, ma non cadono a terra frantumandosi in un finale assolutamente inappropriato.
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(Immagine via Wikipedia)