Homo Video-ludens

20/04/2023


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Il videogioco è, per ciò che abbiamo detto, il compimento dell’immersione platonica ma, ancora meglio, l’evoluzione della sistematizzazione filosofica. L’elaborazione di schemi teoretici riflette la costruzione schematica di mondi videoludici, le cui logiche potenziano la soggettività allo stesso modo di come il sistema inspessisce lo stare al mondo. Per questo, il videogioco deve essere trattato anche come un dispositivo etico. Le scelte simulate dal videogioco, grazie all’immersione, acquistano una serietà che porta il soggetto a domandarsi sull’eticità delle sue azioni. Interrogando la soggettività, il gioco mette in discussione la natura delle scelte morali, soprattutto se le regole prevedono logiche di ruolo: dovendo pilotare la moralità del nostro personaggio con scelte e comportamenti, veniamo posti davanti a ostacoli etici. È comprensibile che questi giochi offrano un solido spunto di riflessione, dato dal rovello etico di scegliere una cosa piuttosto che un’altra.
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Fonte: Singola.net
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