Hugo Tognassì, spirito guida

23/05/2022


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E tutti giuravano di averlo sentito dire che stava per smettere, quando lo incontravano la sera nei night. Ma poi non smetteva mai, o così sembrava, fino a quando non si presentò agli allenamenti del Milan mandando un telegramma che diceva: «Sono stanco». Appena uscì dal campo “essere il Tognassì”, condizione singolare, divenne “fare il Tognassì”, condizione collettiva trasmissibile, dribblare l’avversario anche quando non serve, così per dare spettacolo. Una volta fu visto giocare a carte con Karl-Heinz Schnellinger, ma in campo, «era una scopetta veloce nel mezzo d’un catenaccio», si giustificò così. Scrisse il manuale “Come si gioca a calcio in cucina”, cui seguirono “La mazurka dell’area di rigore”; “Johnny Dorelli Stopper”; “Gloria Guida è stata Nembo Kid”; “Il governo Zoff”; e soprattutto “Il mantenuto della fascia” (autobiografia).
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Fonte: Mexican Journalist
nel canale: calcio