I Lancieri dell’Asia

28/05/2023


[…]
Nel 1976, il club di Amsterdam aveva deciso di affidarsi a Tomislav Ivić, l’uomo che aveva imposto l’Hajduk Spalato ai vertici del campionato jugoslavo. In campo, si respirava aria di rifondazione: partiti anche il portiere Stuy e il centrocampista Gerry Mühren, delle vecchie glorie erano rimasti solo Hulshoff, Suurbier e Krol. Il nuovo Ajax doveva essere edificato attorno a Geels e all’astro nascente danese Søren Lerby, ma per il resto, a integrare la rosa, Ivić avrebbe dovuto fare affidamento sul settore giovanile. Ed erano soprattutto due i ragazzi che avevano attirato l’attenzione del tecnico jugoslavo: il primo si chiamava Tschen La Ling, era un’ala destra longilinea che un anno prima era stato prelevato dall’ADO Den Haag; il secondo giocava ala sinistra, era di statura ben più ridotta, e di nome faceva Simon Tahamata. Avevano entrambi 20 anni, e nel calcio europeo dell’epoca rappresentavano senza dubbio una rarità, essendo tutti e due di origine asiatica. A quei tempi né Cha Bum-kun né Yasuhiko Okudera erano ancora approdati in Germania, ed eccezion fatta per l’anglo-cinese Frank Soo negli anni Quaranta, nessuno in Europa aveva mai visto calciatori originari dell’Estremo Oriente giocare fianco a fianco dei bianchi europei.
[…]





Fonte: Pallonate in faccia
nel canale: calcio