Il bambino e le isole (un sogno di Calvino)
12/05/2023

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L’enorme onda suscitata da Marino Magliani percuotendo come Poseidone l’oceano della sua immaginazione s’infrange splendidamente su un’area di faraglioni leggeri come coralli. Il genio di Calvino. Il suo talento, quasi fanciullo. La sua immaginazione candida, ma così dirompente. Calvino si immagina dove finiscano i binari dei treni. Tutto qui. E questa immagine subito fa traboccare il vaso così sapientemente riempito da Marino Magliani. Sei lì avvolto dalla melodia della prosa e dal profumo dei limoni e dai sapori del mediterraneo e arriva questa idea calviniana e subito immagini un intrecciarsi di binari uno all’altro, come nastri di cassette analogiche, un garbuglio di rotaie all’inizio del mondo da dove le rotaie di ogni ferrovia si dipartono. Magari stesso luogo sorgivo di ogni arcobaleno. Così pensi: che grande autore, Calvino. Ma anzi, no. Non lo pensi nemmeno. Pensi: che idea! Che fantasia! Che scemotto, Calvino.
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