Il club del Libro – Recensione: Rebecca la prima moglie – Daphne du Maurier
06/02/2023

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Altra differenza rispetto ai film è il sottolineare continuamente l’autocommiserazione e l’insicurezza della nostra protagonista. Joan Fontaine prima e Lily James poi ci avevano dato una protagonista giovane e timida, impacciata e timorosa del nuovo mondo in cui si trova a vivere. Ma il romanzo ci dà una neo signora de Winter al limite dell’insicurezza patologica, timida al punto dal nascondersi pur di non ricevere gli ospiti, talmente in ansia sui giudizi degli altri da rubare i biscotti per non venir giudicata dalla servitù. È un personaggio così eccessivo in questo suo carattere da risultare irritante, non provi tenerezza per questa ragazzina costretta a interfacciarsi con il fantasma ben più vitale di Rebecca, ti viene voglia di scuterla, di spronarla, di urlare di crescere.
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