Il silenzio delle ragazze

17/05/2022


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Gli accampamenti dei greci, con il fango, con i cumuli di immondizia, offrivano ben poco riparo e nessun agio a quelle donne prese come schiave, concubine, donne di fatica. Per loro quello è un campo di stupro e anche Briseide, che è solamente di Achille e solo lui deve subire, ben misero privilegio, ci lascia un commento lapidario:

Scopava in fretta, uccideva in fretta, e nel mio caso non c’era differenza. Una parte di me morì quella notte.

Le donne, ancora oggi, in guerra sono strumenti da usare, stuprarle per punire e sbeffeggiare il nemico, in una logica tutta maschile che le vede come possedimenti da usurpare. Se la violenza produrrà poi dei figli allora sarà il compimento della vendetta, là dove anche la discendenza dei popoli in guerra sarà contaminata dal nemico.
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Fonte: Tratto d'unione
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