Il tempo sacro delle caverne – Gwenn Rigal
11/09/2022

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Il fascino romantico della narrazione che sarebbe sgorgata dal buio delle grotte affrescate per dare corpo al fiume del mito e dell’arte è defunto sotto i colpi della compilazione meta-analitica come il cactus qui di fronte a me sotto le mie improvvide e insensate annaffiature.
Niente fascino romantico, a meno di non trovarlo negli anfratti del mistero che accompagna la storia, la scienza, la natura umana e l’alba dei tempi, quando tutto nacque e noi oggi non riusciamo a capire come, quando, perché. C’è del fascino nella non conoscenza, non solo della cialtroneria, dipende da qualche dettaglio eventualmente da discutere in altra occasione.
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