Ilaria Palomba – Brama – Recensione di Annachiara Biancardino
08/04/2022

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Bianca è “pura” nel senso che vive ciò che le accade in purezza, in termini assoluti, è incapace di porsi limiti e stabilire confini. Ed è per questo che, fin dalle prime pagine, ammette di avere alle spalle diversi tentativi di suicidio. E sulla pelle le cicatrici degli uomini che sono passati nella sua vita senza fermarsi: bruciature di sigaretta, frustate alla schiena. E accanto a sé una madre egocentrica che tenta di alleviare il dolore della figlia accarezzandolo, senza comprendere che quelle ferite bruciano e non possono essere attraversate se non si accetta il rischio di scottarsi; un padre colto e distante, che vorrebbe salvarla mentre la ammala, che le ha insegnato ad amare l’assenza sacrificando i suoi desideri per donne irraggiungibili sull’altare della famiglia.
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