In viaggio col signor Nanof: riscatto di un’emarginazione
19/05/2022

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Oreste Fernando Nannetti sembra essere giunto dal nulla e le sagome familiari approntabili alla luce delle sue parole e delle sue lettere, prive di un indirizzo e rivolte a fantomatici destinatari, non hanno riconoscibile umana consistenza, ma sono il frutto del suo universo radicato altrove e non alle leggi terrene. Eppure le sue parole hanno in terra un testimone prezioso che le raccoglie, le tramanda, rendendo possibile oggi il ricordo del signor Nanof (come si firmava Nannetti): Aldo Trafeli, infermiere al manicomio di Volterra, dal passato di studi artistici, che, attirato dai graffiti che “il colonnello astrale” crea, avvalendosi di una cinghia di recupero, sulla parete esterna dello stesso, lungo un percorso di 180 metri di cui resta assai poco, come documentano le fotografie di Francesco Pernigo che arricchiscono il volume.
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