Katja Oskamp, Marzahn, mon amour. Storie di una pedicure
09/06/2023

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Le prime cinque pagine, che da sole valgono tutto lo splendore del volume, esprimono dettagliatamente questa situazione con una scelta lessicale praticamente perfetta: confusi – annaspi – fiaccata – scialba – amarezza – nauseata – intoppo – arenata – anonime – disgusto. Ed è dopo il rifiuto da parte delle case editrici del suo nuovo testo, una craniata su un muro che a quarantaquattro anni risulta forse più cocente di una risposta negativa al proprio romanzo d’esordio, che la narratrice decide di frequentare un corso di formazione e viene assunta, dopo il superamento dell’esame, in un centro per pedicure. “Da scrittrice a pedicure: un tonfo clamoroso”.
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