La legge a faccia nuda

24/09/2023


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Anni dopo, presentando il suo libro, rifletterà su un cortocircuito della memoria: la Diaz era una scuola, divenne luogo di tortura, adesso c’è chi la chiama come una sede militare: caserma Diaz. La violenza ha conseguenze anche sulle cose, sui luoghi, è una macchia difficile da cancellare. È possibile anche il percorso inverso. Il Piccolo Teatro di Milano fu realizzato, dopo la guerra, dove i nazifascisti torturavano i partigiani. Certo, per recuperi così, per celebrare i misteri vittoriosi, ci vogliono le persone giuste: Giorgio Strehler, Paolo Grassi, il sindaco Antonio Greppi. Questo conferma che il tradimento degli intellettuali – giuristi compresi – è un danno amaro, un veleno a lungo termine. Al tossico si aggiunge il furto delle medicine. Anzi, il furto con contrabbando al nemico.

Bene, allora, che La vita ti sia lieve apra su Genova, per affacciarsi su violenze e indagini, soprusi e tentativi di rimedio, disperazioni e nuovi cammini. Storie accomunate dall’impegno in uno studio legale che all’occorrenza diventa rifugio, tetto provvisorio per les épaves che le onde vogliono trascinare via, far scomparire.

Disarmante, la domanda di un bambino, in una scuola, perché non l’ha mai vista in televisione: sei sicura di essere un avvocato? Lei si aggrappa alle carte – è un costume tipico dei giuristi, in quelli di tradizione continentale scatta con speciale pignoleria – e si fruga le tasche come se fosse davanti alle guardie, per mostrare il tesserino. L’interrogativo del piccolo sfuma ma il tema no, evidentemente: eccola, rimasta sola nella pagina, che si ritrova a guardarselo, il suo tesserino. Non si sa mai.
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Fonte: Carmilla On Line
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