La mossa del cavallo – Viktor Šklovskij
27/01/2022

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– Aveva ragione Viktor Šklovskij quando diceva: la più grande disgrazia del nostro tempo è che regolamentiamo l’arte senza sapere che cosa sia.
Gli articoli, o per meglio dire i saggi e feuilletons del testo sono brevi, acuminati, talvolta parlano di eventi e personaggi, altre raccontano storie, quasi sempre attorno a fatti di arte, artisti, scrittori, registi della scena pietroburghese per lo più. A volte sono storielle surreali, ma forse vere, della campagna russa o della città russe o di entrambe. Šklovskij, da buon futurista, è un maestro nel rimanere in equilibrio tra realtà e surrealtà, chi non ha letto Zoo o lettere non d’amore si è perso un piccolo gioiello del genere, e come molti autori russi del Novecento usa l’ironia in modo esplicito e scanzonato per mantenersi quasi sempre sopra le righe, un po’ sospeso, un po’ crudele.
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