La musica e il suo ruolo sociale
21/05/2023

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C’è un discorso legato alla funzione sociale della musica anche in due cose che ho letto negli ultimi mesi: il n.1 del bollettino del Bronson Club e l’articolo su Killers degli Iron Maiden di Maurizio Blatto uscito su Rumore di febbraio 2023.
Il discorso di Blatto è sulla musica e sui generi musicali come identità e c’entra con il discorso musica come arte sociale nel senso che ogni individuo fa parte di una società e da essa viene accettato o respinto ma comunque vi si relaziona, e vi si pone di fronte così com’è e come si sente. La musica rappresenta il modo di essere se stessi per molti individui, per molti di noi. Secondo Dryhurst, la musica genera rapporti. Secondo Blatto, può generare l’esclusione di chi ascolta roba diversa dagli altri, può non generare proprio nulla, oppure può far nascere l’amicizia tra persone con gli stessi gusti. Attualmente la sovrapposizione di generi e la trasversalità degli ascolti affianca il discorso identitario. Esistono ancora persone unite da uno stesso credo musicale che si rispecchia in un genere ma esistono anche comunità create semplicemente attorno alla musica, non per forza dello stesso genere. L’ho notato osservando in particolare alcune etichette e musicisti della mia zona.
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(Immagine via Friday | Google Podcast)