La rassegnazione infinita di un pessimista cosmico

11/07/2022


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Il percorso all’interno del pessimismo cosmico delineato da Thacker segue in realtà rotte più familiari al lettore di argomenti filosofici: se la trilogia dell’orrore, nel suo farsi quasi grimoire, chiave salomonica ad una filosofia divenuta ars goetia, nei suoi riferimenti spuri alla cultura alta e popolare insieme – da Nishitani, Kant, Schopenhauer, Yohji Yamamoto, a Robert Fludd, Dario Argento, Georges Bataille, Dante, Lovecraft e Lautramont –  rompeva drasticamente con la tradizione filosofica corrente, con la saggistica accademica o con le categorie riconosciute della riflessione speculativa, il libro successivo si mantiene invece, sia nei contenuti che nella forma, entro binari assai più convenzionali.
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Fonte: Carmilla On Line
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