LA TERRA INUMANA – JÓZEF CZAPSKI
29/03/2023

[…]
Convocato allo stato maggiore e all’ambasciata polacca a seguito di alcuni rapporti e materiali da lui inviati riguardanti i compagni di prigionia dei campi di Starobel’sk, Kozel’sk e Ostaškov dispersi e di cui non si ha più alcuna traccia, Czapski viene nominato responsabile di una sezione dello stato maggiore il cui compito era raccogliere i nomi delle persone disperse e dei compagni arrestati e non ancora rilasciati, passa l’inverno del 1941-1942 allo stato maggiore a Buzuluk, facendo viaggi a Čkalov (già Orenburg), a Mosca, e tre volte anche a Kujbyšev. Incaricato di indagare sul destino di migliaia di ufficiali polacchi che dopo l’ “amnistia” concessa ai prigionieri di guerra non si ripresentavano, Józef Czapski traversò “La terra inumana dello stalinismo”.
Quel che accadde davvero durante il massacro di Katyn – un enorme mistero coperto da una menzogna durata quasi mezzo secolo – venne ammesso dalle autorità sovietiche soltanto nel 1990, quando Gorbačëv riconobbe quanto in Occidente si sapeva già da tempo: l’assassinio nel 1940 di oltre 20.000 ufficiali e sottoufficiali polacchi internati nei campi di prigionia di Kozel’sk, Starobel’sk e Ostaakov altro non era che uno dei molti crimini dello stalinismo.
[…]