“La tua coscienza nasce con la prima molecola di carbonio, c’è tutto il mondo inciso dentro di te”. “Carbonio”, un dramma sull’umano di Pier Lorenzo Pisano
03/07/2022

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Ecco perché l’uomo, fragile, ossessivo, perennemente inquieto e incapace di dirsi e di guardarsi dentro non può che soccombere nel confronto con creature che seguono altri percorsi mentali, fatte di una sostanza differente, per le quali lo spazio e il tempo seguono direttrici inedite e impredittibili. Il loro senso non può essere colto dalla piccola, limitata, ragione umana, i loro progetti sfuggono, ed è per questo che la tensione cresce progressivamente, mentre gli equilibri dell’interrogatorio paiono incrinarsi e il senso di ineluttabilità si fa più forte.
Ecco perché l’uomo, fragile, ossessivo, perennemente inquieto e incapace di dirsi e di guardarsi dentro non può che soccombere nel confronto con creature che seguono altri percorsi mentali, fatte di una sostanza differente, per le quali lo spazio e il tempo seguono direttrici inedite e impredittibili. Il loro senso non può essere colto dalla piccola, limitata, ragione umana, i loro progetti sfuggono, ed è per questo che la tensione cresce progressivamente, mentre gli equilibri dell’interrogatorio paiono incrinarsi e il senso di ineluttabilità si fa più forte.
Apparentemente incentrato sul confronto con il mondo alieno, il testo si presenta in verità come una profonda indagine sull’umano, e sulla matrice profonda del suo agire, del suo sentire:
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