La vita è un ergastolo? Zorba il greco
19/05/2022

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Non sto qui a fare il sunto della trama – è un gran bel romanzo, meglio leggerlo: ci sono viaggi, guerre, imprese fallimentari, amori impossibili, la morte – e tutto è sapientemente miscelato dalla prima all’ultima pagina. Quello che mi interessa è la questione dell’ergastolo in cui ci si può cacciare nell’affannosa ricerca della felicità e del senso. Come può la vita essere al tempo stesso una prigione e un flusso incessante (che richiama il pensiero di Nietzsche, così come di Bergson), una forza inesauribile che spinge il mondo in avanti? Come può essere una forza che pungola la vita e le sue stesse catene e cinghie e legacci? Come può essere rottura di ogni argine, o forma (falsa identità, ruolo sociale, comodità, convinzione) e sudditanza alle convenzioni sociali e ai ruoli, con tutta la miseria che ne deriva?
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(Immagine via Crocetti Editore)