L’abuso di un potere d’oltretomba: “Il tarlo” di Layla Martínez, stupendo romanzo breve edito da La Nuova Frontiera
26/05/2023

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Il romanzo di Martínez ci porta in Spagna, precisamente nella zona brulla e spoglia nei dintorni di Cuenca, proprio nel mezzo tra Madrid e Valencia: è una terra povera, miserabile, e tali sono anche i suoi abitanti, diavoli che vivono nella polvere e nel veleno dei pettegolezzi. La narrazione è portata avanti in modo alternato e in prima persona da una ragazza giovane e sua nonna, dunque ascoltiamo entrambe rivolgersi a noi come se ci stessero raccontando una storia.
Il romanzo di Martínez ci porta in Spagna, precisamente nella zona brulla e spoglia nei dintorni di Cuenca, proprio nel mezzo tra Madrid e Valencia: è una terra povera, miserabile, e tali sono anche i suoi abitanti, diavoli che vivono nella polvere e nel veleno dei pettegolezzi. La narrazione è portata avanti in modo alternato e in prima persona da una ragazza giovane e sua nonna, dunque ascoltiamo entrambe rivolgersi a noi come se ci stessero raccontando una storia.
E lo fanno davvero: il romanzo si apre attraverso il punto di vista della giovane che inizia a descrivere una casa viva e una nonna strana che pare essere in trance. Dico “casa viva” perché il luogo dove le due abitano è per l’appunto un vero e proprio organo che respira, scricchiola, che si gonfia e si contrae, un essere dotato di una sua anima, pieno di ombre che si nascondono ovunque.
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