“Le strade di Alphaville” di Valerio Evangelisti (Odoya)
29/08/2022

[…]
Anche il pregiudizio di genere ha giocato un ruolo – negativo – nell’inibizione alla diffusione di opere di autrici donne che, nonostante nella cultura pagana fossero le prime depositarie della vita e della morte, con l’avvento della cultura giudaico-cristiana, vennero snaturate di questa loro qualità e diffidate dallo scrivere romanzi di generi neri e tragici. Ne ha fatto le spese Alda Teodorani, che ha avuto la ‘sfortuna’ di nascere in un periodo in cui dominava la prevenzione nei confronti di una letteratura femminile che oltrepassasse certi limiti: per l’horror infatti, osserva Evangelisti, “solo le opere scritte in chiave molto romantica (a partire da Mary Shelley e Ann Radcliff) hanno trovato e trovano una fruizione femminile”. Mentre le storie crudi, feroci, impietose della Teodorani hanno faticato ad essere accettate.
[…]