L’Italia ha un genio nell’elettronica, e si chiama Økapi
24/03/2023

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In effetti lo conoscono ancora in pochi. Troppo pochi. Tocca tracciare il profilo di un artista che opera ormai da trent’anni (era addirittura il 1992 quando fondava la sua prima label semi-pirata), che è un po’ italiano un po’ francese, che ha collaborato con mezzo mondo, che soprattutto ha gravitato e gravita un tot nel mondo iperuranico ed irregolare dei rave, della trance anticommerciale, uscendo così dalle coordinate “solite” della club culture; ma è in realtà un rinnegato, un atipico ed un incomprensibile anche per le frange più estreme ed intransigenti della tekno ed affini, visto che il suo approccio all’elettronica più o meno trance più o meno con cassa dritta più o meno veloce è in realtà coltissimo, iper-sofisticato. Sentite qua ad esempio che roba:
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