Lo shtetl perduto – Max Gross – Traduzione di Silvia Montis
09/05/2023

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C’è un villaggio, in una foresta in Polonia, che risponde al nome di Kreskol. Questo villaggio è talmente tanto isolato e talmente autonomo che è riuscito a sfuggire anche alla tragedia delle Seconda Guerra Mondiale e alle devastazioni atroci perpetrate dai nazisti. Semplicemente, Kreskol, nascosto al mondo in maniera quasi divina, ha perso ogni contatto con la realtà che lo circonda. Ciò però non significa solo riparo dal male, ma anche completo distacco dallo sviluppo tecnologico, sociale, politico, economico, in pratica: Kreskol non si è evoluta, è il passato della Polonia. È come guardare una foto in bianco e nero.
E questa foto, Max Gross, ce la descrive molto bene partendo dalle tradizioni arcaiche in vigore nel paese, come, ad esempio, la gestione dei matrimoni. I matrimoni sono combinati ed è proprio da uno di questi matrimoni combinati, ma male assortiti, che parte la storia de “Lo Shtetl Perduto”.
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(Immagine via edizioni e/o)