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Lo spettatore #195- Le semplificazioni: Censor (2021)

06/03/2023


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Con Censor Bailey-Bond dichiara ovviamente il proprio amore per il cinema di genere fatto con i gettoni del telefono (ah, che metafora anni ottanta). Si tuffa nel dannato decennio, ma non ne approfitta per lanciare il solito urlo alla gloria di quel periodo. Gli serve il 1985 per infilarci il contesto della storia e tanto gli basta.
Poi si, c’è la dichiarata intenzione di contestare la tendenza semplicistica a ridurre tutti i problemi a una unica causa, come se la violenza dipendesse dai film e non dalla stessa natura umana, magari sottoposta a stress psicofisici difficili da gestire e dalla responsabilità verso una morale spesso lontana dalla logica.
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Fonte: Iuri vi annoia con...
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