Mark Lanegan. Sing Backwards and Weep
15/05/2022

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Nelle parole di questo libro ho ritrovato la voce ruvida e spontanea di Lanegan. Una autobiografia sincera, senza edulcorazioni o omissioni di colpe, soprattutto quando in difetto veniva a trovarsi proprio lui. Le oltre 350 pagine scorrono via che è una meraviglia, tra divertenti aneddoti di vita quotidiana a vere e proprie ordalie tossiche alla ricerca di qualsiasi tipo di droga, con una mortale vocazione per l’eroina. E proprio le pagine dedicate all’eroina sono quelle più dure. Una fratellanza oscura che si è divorata tutto quello che di buono c’era attorno a lui. Il ricordo di Kurt Cobain prima e di Laney Staley poi, rendono bene l’idea della sofferenza di chi vede andarsene i propri amici e, nonostante tutto, continuare a percorrere il sentiero tortuoso e oscuro dell’autodistruzione senza porsi valide alternative.
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