“Mašen’ka”, il primo romanzo di Nabokov. Un atto nostalgico verso il primo amore e verso la patria perduta.
03/10/2022

[…]
Il “sostituto” di Nabokov nel romanzo si chiama Lev Glebovič Ganin, esule russo a Berlino, che vive in una pensione di russi, la cui quotidianità è scandita più da ciò che è stato perso che da ciò che si ha. Nella pensione vivono Alferov, ometto dalla barbetta bionda oro e dalla bombetta, attuale marito di Mašen’ka, Klara, ragazzona triste e povera segretamente innamorata di Ganin, due ballerini, Podtjagin, un vecchio poeta, tutti emigrèe convinti che dopo la Rivoluzione del 1917 la Russia sia
finita, eliminata. È stata cancellata, come se qualcuno avesse eliminato da una lavagna una caricatura strofinandola con una spugna bagnata. (p. 32)
[…]