Milano, Teatro alla Scala – Il lago dei cigni
17/09/2023

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Nureyev, innamorato dei classici al punto di voler sempre intervenire a sua volta, qui aggiunge l’assolo premonitore del principe alla fine atto II, il personaggio del precettore Wolfgang da lui stesso spesso interpretato, il drammatico finale che l’URSS voleva felice. Mentre i quattro atti, quelli terreni, I e III, del dominatore dei teatri imperiali Marius Petipa e quelli bianchi, II e IV, dalla moderna sensibilità di Ivanov, vengono accorpati in due. Di particolare significato storico la reintroduzione del personaggio Wolfgang. Il precettore alter ego, che, anche figurativamente (stesso protagonista), scivola nel ruolo del perfido Rothbart, è un doppio quasi specchio della duplice natura della protagonista femminile Odette-Odile, amata la prima, perfido contraltare la seconda.
I ballerini della Scala, che adorano il loro Rudy, affrontano il titolo più famoso con il massimo impegno rendendogli tecnica e credibilità. Conferendo eccellenza alla sezione femminile, specie nelle lunghe teorie degli atti bianchi che pretendono precisione, stile, classe, senso d’assieme.
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