One Piece (2023)

25/09/2023


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Partendo dal principio, One Piece non è un manga/anime che mi sarei aspettata mai trasposto in live action, non solo perché è un universo fantastico estremamente vario e complesso che richiede grande dispendio di effetti speciali, ma anche perché è estremamente legato a un linguaggio cartoonesco sopra le righe che nella vita reale sarebbe, nella migliore delle ipotesi, ridicolo. Capirete bene quindi perché all’annuncio di Netflix praticamente tuttə hanno risposto con grande scetticismo (per questo e perché finora hanno fatto solo live action orrendi, ma questa è un’altra storia).

Da questo punto di vista c’è stato un ottimo lavoro: non mi è sembrato strano vedere Zoro combattere con una katana in bocca o vedere Morgan con un’ascia al posto della mano e una mandibola d’acciaio e in linea generale sono statə bravə a tradurre le esasperazioni cartoonesche del manga/anime in una caratterizzazione realistica per attorə in carne e ossa. Per esempio, Zoro, soprattutto in questa parte iniziale della storia, viene usato spesso per creare delle scenette comiche molto cartoonesche, che sarebbero state terrificanti nel live action: così hanno deciso di renderlo sarcastico e di dargli un sacco di battute caustiche che si sposano molto bene con il personaggio di Zoro per come lo conosciamo.
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Fonte: La siepe di more
nel canale: cinema