Paolo Milone: L’arte di legare le persone
06/04/2021

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Ma Milone nella sua cruda deumanizzazione è anche in grado di dipingerne il suo contrario. Milone deumanizza il paziente ma umanizza i professionisti del lavoro di cura e lo fa in una maniera brutale, rabbrividente. È un libro molto cruento, proprio perché non ha filtri dalla parte di coloro che salvano, per dirla con le parole care ad Hölderlin. Ci sono le chiacchiere degli infermieri che deridono e disprezzano i pazienti, ci sono gli psichiatri che si invaghiscono delle pazienti carine, che le vogliono scopare (termine che Milone non usa perché il libro è infarcito di delicatezza linguistica, inganna la crudeltà con la prosa poetica), ci sono pazienti che si suicidano dopo che hai cambiato le dosi, ci sono psichiatri che si compiacciono di aver stordito i pazienti a tal punto da rendergli difficile scappare.
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