Prestare i libri… sì o no?
19/11/2023

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Forse scatta nella persona alla quale si presta un sentimento di appartenenza del libro stesso, forse il libro finisce con l’essere posto su uno dei loro scaffali e poi dimenticato, non saprei.
Peggio è quando il libro torna ma con sottolineature o “orecchie”. Sta di fatto che impera una certa indifferenza verso la restituzione e questo è davvero avvilente. Inutile precisare che non presto più nulla da anni, fatta eccezione per persone, si contano su meno delle dita di una mano, di cui mi fido ciecamente.
Sarebbe bello immaginare i nostri libri come itineranti, in un sistema in cui ciascuno mette a disposizione di tutti i propri libri e a sua volte usufruisce di quelli altrui. Esiste già, si chiama bookcrossing, ma io intendo qualcosa che possa essere ritenuto abituale.
L’utopia di una società in cui i lettori siano tanti e tutti disposti al prestito, certi che i propri libri saranno tenuti nel dovuto rispetto. Piccole o grandi realtà, di quartiere o semplicemente circoscritte a cerchie di amici.
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