“Purezza” di Garth Greenwell, fra speranza e terrore
11/05/2022

[…]
Purezza è una storia fatta di sommesso nichilismo e flebili speranze. Speranze in cui si fa fatica a credere sino in fondo, perché persistono, nel sottofondo mentale del protagonista come in quello urbano, i fantasmi del dolore, della povertà, del passato. È finita l’epoca dei sogni, l’american dream promesso non arriverà mai: niente è più possibile. Esistono solo tenere consolazioni, momenti di gioia a cui aggrapparsi, e pericolose voragini di angoscia da evitare. Il protagonista si muove in equilibrio su questo filo, una crepa che divide il soffrire troppo dal gioire troppo, lo smettere di sperare e una speranza che rischia di tramutarsi in illusione. Per questo forse nei rapporti sentimentali, che siano violenti incontri sessuali o piccoli idilli romantici, fatti di parole in codice – Skupi – e viaggi, il protagonista cerca quasi esclusivamente, disperatamente, una relazione con il corpo.
[…]