Quando l’essere millennial diventa una condizione esistenziale: “La nuova me” di Halle Butler
28/06/2023

[…]
Una generazione profondamente disillusa dal punto di vista lavorativo, abituata a paghe basse e a lavori d’ufficio depersonalizzanti, ma senza la capacità di ribellarsi che caratterizza la generazione successiva, la cosiddetta Gen Z. I millennial sono invece abituati a credere che lavorare duro e soffrire porterà a un miglioramento. Un pensiero quasi religioso, quasi cristiano, nel promettere felicità domani a chi soffre oggi.
Ed è questa promessa che muove la protagonista del secondo romanzo di Halle Butler, La nuova me, edito in Italia da Neri Pozza. Millie è la millennial per eccellenza (e perdonatemi il gioco di parole): trentenne, impiegata a tempo determinato in un orrendo lavoro da receptionist, vive in un mini appartamento di Chicago il cui affitto viene pagato dai suoi genitori. Si trascina ogni giorno nel mondo portandosi in testa un’incredibile quantità di pensieri negativi, che non osa pronunciare ma che così facendo macerano dentro di lei: la negatività – verso il suo lavoro, verso il suo ex fidanzato, verso la sua unica amica, verso la sua vita in generale – fa da sfondo a una vita grigissima e monotona, quasi abbrutente, soprattutto perché la vediamo attraverso gli occhi di Millie.
[…]