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Quello di Juric non è calcio, è satanismo

11/01/2022


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Ivan Juric è un noto amante del metal, e in qualche modo sembra averne incorporato lo spirito distruttivo e devastatore nello stile di gioco delle sue squadre. L’impianto tattico, i principi, sono quelli di Gasperini, lo sappiamo: il 3-4-3, le marcature a uomo a tutto campo, l’uso offensivo dei “braccetti” della difesa a tre. Nelle squadre di Juric c’è però un supplemento di distruttività, di aggressività, di satanismo. Dove per satanismo si intende la pratica di una teologia negativa, del rovesciamento del bene nel male, la croce di San Pietro ribaltata, amato da una certa forma di metal. Dove invece il bene è l’idea canonica del gioco del calcio come espressione creativa di un essere umano attraverso un pallone. Da una parte un istinto di vita, dall’altra un istinto di morte. (Serve forse dire che stiamo parlando di categorie estetiche e non morali, e si fa sempre per ridere).

Come Claudio Kulesko, uno dei precetti della filosofia black metal è il metodo apofatico, che ricorre alla negazione del discorso di Dio. Kulesko cita il teologo medievale Maestro Eckhart:«E se [Dio] non è né bontà, né essere, né verità, né Uno, che cos’è dunque? È il nulla».
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Fonte: L'ultimo uomo
nel canale: calcio