Scrivere la natura umana oltre l’Antropocene

16/05/2022


[…]
In entrambi i casi, il problema di affrontare l’Antropocene sembra avere a che fare con una sfida all’immaginazione. Letteratura e arte si sono messe alla ricerca non tanto di nuove forme di rappresentazione, quanto di nuove modalità per innescare un cambiamento e sensibilizzare gli interlocutori. Una scelta che oscilla pericolosamente al confine tra un messaggio più inclusivo e politicizzato, confezionato però con le modalità tradizionali del racconto, e una sollecitudine moralista che svuota il fascino artistico di stile e identità. L’obiettivo è ritrarre sempre di più voci fuori dal coro, nuove abitudini, al fine di mettere in dubbio le norme tradizionali della collettività per realizzare opere così mainstream da sollecitare un’interdipendenza profonda tra quanto letto e quanto s’inizia a immaginare per cambiare nella realtà.

È un processo che ha bisogno di una lunga sedimentazione eppure negli ultimi anni la saggistica e la fiction sono state in grado di dividersi un lavoro di percezione non indifferente.
La non-fiction, per esempio, con un approccio più canonico, ha cercato di organizzare la conoscenza per traslare la straordinarietà di eventi climatici e biologici sempre più ricorrenti in un luogo più lucido e analitico, lontano dalla nebbia dell’impulsività e del panico.
[…]

 





Fonte: Singola.net
nel canale: libri-e-lit-blog