Sole nero – Recensione della fine del mondo
01/03/2022

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Dario Sicchio imbastisce una storia che apertamente omaggia Il villaggio dei dannati del 1960 sfruttando intelligentemente la storia originale per caricare Sole nero di una più attuale ed interessante stratificazione generazionale.
Il punto non diventa più quindi solo quello di due generazioni a confronto, ma di tre. Una situazione più contemporanea quindi in un momento storico come il nostro dove il ricambio generazionale avviene ad una velocità superiore rispetto al passato e dove già con pochi anni di differenza, i temi, ciò che avvicina e ciò che allontana, il territorio comune cambia velocemente.
E così anche per le due generazioni di Figli del Sole nero, la più “anziana”, consapevole che ha accettato il suo ruolo nello schema e che cerca di indicare la strada alla seconda, che invece abbonda di dubbi e che si trova così tra due orrori, a metà tra la natura umana alla quale non può appartenere e che la ripudia quella disumana dei Figli alla quale prova per scelta a sottrarsi.
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