Storie di vite diverse di Bette Howland
14/04/2022

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Howland sembra raccontare ciò che conosce bene: la famiglia, i legami, la tirannia dei sogni che ci fa lottare contro tutto e Chicago, la città del vento, che non fa solo da sfondo per i movimenti dei personaggi, ma invade anche i loro gesti, li condiziona.
Ma a me sembrava che fosse questo il modo in cui stavo passando gran parte della vita: aspettando. Aspettando sugli autobus, aspettando sui tram, in automobile, aspettando sulle panchine, sulle scale, in grembo, sulle ginocchia. Aspettando in mezzo alla folla, negli studi medici, nelle cliniche. Aspettando sui letti coperti di cappotti ruvidi alle feste di famiglia. Aspettando al buio. Aspettando da sola. Aspettando inutilmente. Era questa la vera tirannia dell’infanzia. Volevo diventare adulta e finirla con questa storia – finirla con le attese -, solo crescendo nessuno avrebbe potuto imporsi su di me in quel modo.
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