Super gruppo, ma non supergruppo: una chiacchierata con gli O.R.k.
11/12/2022

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A livello vocale questo disco mostra ancora di più la tua versatilità, nonché le enormi capacità nell’eseguire diversi registri espressivi e raggiungere frequenze non proprio alla portata di tutti. Nell’ascolto sono tanti i cantanti che possono venire in mente, tra questi c’è sicuramente Chris Cornell, soprattutto quando sali di frequenze e decibel. È un tuo punto di riferimento stilistico? E a quali altri cantanti ti ispiri o comunque quali sono stati determinanti per la definizione del tuo stile?
LEF: Come artigiano della voce ho studiato e sperimentato di tutto negli ultimi vent’anni. Da Demetrio Stratos alla diplofonia studiata con Tran Quang Hai, dal 110 e lode in canto lirico (lol se ci penso…) al doom degli Obake. Ma nel momento in cui il songwriting deve bypassare tecnica e strutture mentali, esce sicuramente fuori il rock degli anni 90 che più di ogni altro genere mi ha formato e segnato. Quando allento le redini e cerco di far fluire nel modo più diretto le mie emozioni, le linee vocali non tengono più presente di cosa ho studiato o di quale sia il contesto in cui sto cantando, le mie corde iniziano a fare un po’ quel cazzo che pare a loro e col tempo ho scoperto che spesso hanno ragione.
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